L’anno prossimo mi candido a Sanremo con un brano originale. Il ritornello fa: “Sei bellissimaaaaaaaa! Sei bellissimaaaaaa! Accecato d’amore mi stava a guardareeee!”.
E poi rappo.
#Sanremo2018
Sei fidanzato e mangi, ti molli e mangi, sei single e mangi. Poi però ti piace di nuovo qualcuno e parte il digiuno, la dieta di Fra Indovino, la rimozione dello stomaco.
Breve storia triste. Volevo assaggiare la pizza di Cracco. Prenoto il ristorante. Mi siedo. Era il ristorante stellato e non serviva la pizza di Cracco. Scappo dal ristorante di Cracco. Fine.
Mentre torno a Milano, i miei pensieri vanno alle vittime e a tutte le persone coinvolte nel terribile incidente di stamattina di Trenord. Viaggiare, che sia per lavoro o per piacere non dovrebbe essere mai pericoloso.
Oggi per San Valentino vado a cena con l’unica che c’è sempre stata nei momenti difficili e che mi ha sempre regalato un sorriso e una speranza quando non ne avevo: la pizza surgelata.
Devo lavorare ma:
– Leggo l’oroscopo mio e quello delle mie vecchie generazioni,
– Guardo sette stagioni su Netflix di una serie a caso,
– Chiedo un mutuo per finanziare le Olimpiadi di Tokyo,
– Progetto un tostapane.
Continuo a riflettere incessantemente su una cosa senza trovare pace. Dopo la super performance di
@noemiofficial
di ieri, come lo giustifichiamo il 17simo posto? Perché qua entrano in ballo la teoria delle stringhe e quelle sui multiversi.
#Sanremo2018
Gli anni di vita che ho perso quando volevo scattare una foto col telefono e mi si è aperta la videocamera interna sull’abominio del mio volto inconsapevole.
Ho appena rimosso un tweet nel quale chiamavo Alberto Angela, Roberto. E avevo pure controllato su Google per accertarmi che fosse il nome corretto. Addio mondo.
Ultimamente sono spuntati sul mio profilo dei commenti indignati che parlano di una recente campagna contro le famiglie arcobaleno/utero in affitto/i gilet sopra le magliette/Keanu Reeves. Ho pensato di dirvi anche io la mia.