A me ha colpito molto che Orsini ieri abbia usato la parola "decostruire". Mi pare un dettaglio rivelatore del clima intellettuale che da anni vige nell'accademia (almeno nelle facoltà umanistiche): è Derrida, è il "reading against the grain", è una posa pigra ma vantaggiosa –
Boldrini in questo momento su La7 balbetta cose indegne col suo solito tono da madonnina infilzata («fa male? fai boxe, dovevi aspettartelo»). La peggiore di tutti.
Ma basta, diocane. Noi froci non siamo né soli né invisibili, vorremo soltanto una legge migliore di quella che, fosse stato per te, non avremmo mai avuto. (Poi, se ti fa fatica, stattene pure a casa.)
È stato difficile, doloroso, faticoso. Ma ho ascoltato le voci di tante/i di voi e ho scelto la strada del coraggio Correrò nel collegio difficilissimo che
@pdnetwork
ha scelto Combatterò per ogni persona che si sente sola, invisibile, non riconosciuta
Continuo a chiedermi come sia possibile che vi siano giornalisti del Fatto quotidiano ovunque. Ovunque, in ogni talk. Un giornale che vende meno del Tirreno.
Vedete cari
@lucatelese
e
@FiorellaMannoia
, se vi chiamano grillini non è perché abbiate votato di Maio (e chi se ne frega) ma perché siete dei boccaloni allarmisti e state contribuendo non poco al declino di questo paese.
Anche oggi gli sgherri preteschi dell'attivismo performativo ci ricordano quanto siano stolidi, moralisti, ben più violenti delle violenze immaginarie che denunciano. Lenzi non ha nulla di cui scusarsi, o vergognarsi, ancor meno di cui pentirsi (chi cazzo sei, Galletti, il Papa?)
I post omofobi dell'Assessore alla
#Cultura
di
#Livorno
sono una vergogna. Le scuse sono un passo avanti, ma il pentimento di chi ricopre una carica pubblica sarebbe credibile solo con le dimissioni. Se queste non arriveranno, dovrebbe essere il Sindaco
#Salvetti
a richiederle.
all'ucraina in lacrime dice che si deve assumere anche il punto di vista dei russi). Non è produzione di pensiero, di analisi, di sapere; è un algoritmo facile facile, una catena di montaggio che ti consente di pubblicare tanto, fare carriera, e sentirti buono. In un corso –
è questa fissazione per assumere sempre lo sguardo dell'*Altro* chiunque quest'altro sia (gli africani in Cuore di tenebra o Putin, non importa) come se fosse di per sé un grande gesto intellettuale di straordinario valore etico (da qui l'arroganza della Di Cesare quando –
universitario, in un articolo o in un saggio, lo puoi mascherare sotto strati di gergo incomprensibile, di citazioni e riferimenti, ma in tre minuti di intervento tv se ne vede tutta la pochezza. Se davvero Putin è motivato (anche) dall'impressione che l'Occidente –
@katnip74
@AndreaBenesso
@CarloCalenda
@colvieux
Studiavo filosofia, lavoravo in Rai, facevo politica da 15 anni, ero arrivato in finale a Riso in Italy, traducevo David Foster Wallace. Ero un 21enne coglione come tanti, chiedevo l'ora.
Travaglio prima frigna per le condanne, poi va in tv a dare, come un meloniano qualsiasi, dell’ubriacone a Juncker. Ma portategli via anche la casa.
#DiMartedi
all'assurdità di certe sue sparate, e aiutarlo a distinguere le argomentazioni cretine da quelle sensate. E magari mi sporcherò un po', e non potrò fare il tweet finto eroico, e però at the end of the day, lo confesso, un po' più utile di certa gente che leggo qui mi ci sento.
Ne usciremo più poveri, se non inceneriti, ma almeno con la consapevolezza che sì, ben svegliati, anche i docenti universitari possono essere dei cretini.
I ninnoli, le cianfrusaglie e i soprammobili kitsch rubano la scena a Giorgia Meloni e ci regalano un'antologia del cattivo gusto che usa nella vita come nelle sue scelte politiche.
in termini si rapporto tra numero di pubblicazioni (l'unica cosa che agli accademici importa) e impegno intellettuale richiesto, è prendere l'interpretazione (che si ritiene) dominante e ribaltarla (Zizek ci ha scritto decine di libri, ma almeno lui è divertente) –
Chi azzecca una battuta ha sempre ragione.
(Dovrebbe valere anche quando il bersaglio è uno dei nostri, però.)
((Quelli che sventolano screenshot di UrbanDictionary senza capire perché la battuta funzioni sono tra le cose più ridicole che si siano viste qua sopra.))
La prossima volta metteteci Renatinə, una donna trans nera senza un braccio che va al lavoro una volta l’anno per declamare bell hooks alle vacche che si mungono da sole ma esclusivamente per sfamare i vitelli non binari attivisti di extinction rebellion.
Trenta secondi di Luxuria, Platinette e Cecchi Paone che dibattono del ddl Zan dovrebbero essere sufficienti a chiunque per capire che l'epistemologia identitaria è una puttanata.
Ho uno studente di Casapound. Non semplicemente un sostenitore, un infatuato, uno che condivide meme ridicoli con slogan ridicoli, o che esce dalla tana accodandosi a qualche squadraccia solo per sfogare un po' di frustrazione inveendo contro i rom. No, è uno che con Cp>
Vittorio Emanuele Parsi si è appena rimesso e gli tocca ascoltare Barbara Alberti e Ginevra Bompiani che indicono lo Sciopero mondiale contro 'a guera.
Ho letto una polemica sul fatto che gli smartphone son troppo grandi per le mani delle donne e comunque sono razzisti perché progettati da uomini bianchi cis, e il mio consiglio di lotta è: smettete di usarli, specie per twittare.
La candidatura di Salis come presa di posizione garantista non regge per due motivi; uno è quello di cui parla Surace qui; l'altro è il grande non detto, e cioè che Salis è stata candidata e soprattuto votata non per la presunzione della sua innocenza, ma nella convinzione che/
I famosi processi in corso che "dimostrano" l'innocenza, ma anche evocare Thatcher, di cui sicuramente Fratoianni e Bonelli avranno il poster a casa. Soprassiedo sulla cafonaggine. Chi associa Salis al fondamentale dibattito sulle carceri poco o niente sa di carcere o garantismo.
Ho i risultati del polemicometro: cameriera insolentita batte lesbica col mercedes batte inginocchiamento antirazzista batte ddl zan. morti in mare non pervenuti.
Non ci credo che non hanno capito che un modo per includere chiunque abbia un utero ce l’abbiamo già, è una parolina facile facile, cinque lettere due sillabe, guarda un po’ come funziona bene la lingua quando non le metti il fil di ferro come ai bonsai.
Se siamo qui a leggere gente che giudica il discorso di Lorena Cesarini come una pièce teatrale che andava recitata meglio è perché in Italia il razzismo non è ancora considerato per ciò che è: un trauma. E cosa aspettarsi in un paese in cui la discussione sul razzismo
“Non ha mai cancellato nessuna persona” fa ridere: si dice “nessuno”. “Poter parlare a nome di chiunque” fa rabbrividire: è totalitario. E comunque si scrive *schwa* non *shwa*.
Solo per ricordare che se anche approvassero il coso zan domattina noi froci continueremmo a non poter adottare (se non i bambini handicappati, ma tanto quelli son già bacati quindi che vuoi che sia)
E invece i fascisti esistono attorno a noi, a fianco a noi, tutto l'anno. E non so voi, ma per me ignorare il mio studente o prenderlo a sprangate non è una strategia accettabile, e preferisco spiegargli Hamsun e insegnargli a leggere con spirito critico, e metterlo di fronte>
Una donna al Quirinale
Elsa Fornero è una persona i cui meriti sono solo inferiori ai torti, che ha dovuto subire per avere detto una verità, che nessuno voleva dire e pochissimi sentire. In un Paese serio, la sua sarebbe una candidatura molto seria. Ma l’Italia non è quel Paese.
Oggi a
@UniStraSiena
non si fa lezione, perché vogliamo condividere la festa di fine
#ramadan
con i nostri amici di cultura islamica. E ancora oggi è la seconda giornata del nostro convegno sul
#queer
. Oggi
@giammei
parlerà di
@KelleddaMurgia
. È una coincidenza felice, perché
Il
#DDLZan
non è una legge qualunque perché dietro ogni parola, dietro ogni virgola, ci sono le ferite, i volti e la dignità di una intera comunità. Non ci sono passaggi non essenziali, non ci sono elementi sacrificabili per degli equilibrismi politici. Basta, approvatela.
#LGBTQ
Le cazzate che ti tocca leggere quando lavori nell'accademia, le cazzate su cui ti tocca sorvolare se lavori nell'accademia: Le mail piene di stronzate ma con tutti gli aggettivi e i sostantivi e participi asteriscati, persino docent*, chissà
Quindi ora son qua, con l’asl che forse mi chiama o forse no, decine di sintomi psicosomatici e la cena d’anniversario cancellata, sostituita però – o tempora – dalla promessa di un sierologico di coppia.
Sto guardando Favolacce e mi si è inceppata la sospensione dell'incredulità: mi aspetto che da un momento all'altro sbuchi fuori la Fanelli urlando «Ahó, so' tutti scarzi 'sti regazzini»
Quando questa gente qua dice “pro diritti umani” intende “pro bonifico mio”. È tutto qua: menti scarse col look giusto e la parlantina giusta per intortare i mentecatti benintenzionati. È così nell’accademia, è così ovunque si sia deciso che tutti debbano avere un’occasione.
Quella che andrà in corteo numerosissima a Roma il 5 Ottobre sarà “la galassia” pro diritti umani. Proprio quelli che la galassia pro-genocidio calpesta ogni giorno,
@repubblica
in testa.
È tutto così ridicolo, ma menzione speciale a “è specializzata in una cosa che esiste davvero e non in identità di genere” pari merito con “vorrei spiegarvi l’endocrinologia ma non so far funzionare threads”
L'italiano non è la mia lingua madre, tutto ciò che pubblico è rivisto dai miei collaboratori, ma a volte il significato voluto si perde nella traduzione. Ho usato parole che non intendevo usare, e tutti conoscono la mia posizione. È chiaro che condanno chi ha commesso quel
Il mio nome è Roma
Nata dalla Monnezza
Khaleesi del Grande Mare dei Sorci
La non logopedizzata
Madre delle auto in sosta vietata
Distruttrice di bilancio
La Principessa che mannaggia potemo ridalla ar Papa
Abbiamo cancellato il nome dei clan da questa città, abbiamo riabilitato il nome di Roma. Il nome dei romani non è Casamonica; non è Spada; non è Di Silvio, non è Marando. Il nostro nome è Roma. Il mio nome è Roma!
#MyNameIsRoma
La mia vita è distrutta, dice l’assassino dell’orsa Amarena. Come lo stupratore del branco palermitano.
Pensano alle loro vite, poverini.
Delle loro vittime chissenefrega.
Purtroppo nel suo caso la ridicola legge italiana prevede un buffetto e libero di continuare a sparare.